Opera

Le esposizioni contemplative di interi libri o passi dell’Antico e del Nuovo Testamento occupano il posto più importante nell’opera di Adrienne e testimoniano il carisma di interpretazione della Scrittura concesso all’autrice. La sobria profondità ignaziana e giovannea fa di questi commenti uno strumento ideale per la preghiera personale.

Il primo libro scritto da Adrienne von Speyr dopo la sua conversione è dedicato a Maria: il suo sì è il modello perfetto dell’atteggiamento di ricettività e disponibilità verso Dio, in virtù del quale il cristiano può partecipare al suo disegno di salvezza.

Il «mondo della preghiera» e i sacramenti della Chiesa sono due modalità con cui il Cielo si schiude alla terra: sempre è Cristo che rivela il Padre nello Spirito Santo, e che comunica al credente il suo atteggiamento di apertura filiale insieme ai doni della Redenzione.

Scritti dedicati alla scelta di uno stato di vita nella Chiesa e alla sequela di Cristo.

L’uomo è creato per lodare, riverire e servire Dio: il «principio e fondamento» ignaziano è alla base della visione di Adrienne von Speyr. L’uomo concreto è contemplato non in sé, ma davanti a Dio; e Dio è contemplato come l’Amore che da sempre vuole comunicarsi all’uomo.

I «frammenti autobiografici» composti da Adrienne von Speyr su richiesta del suo confessore, Hans Urs von Balthasar: una testimonianza vivida dei primi 24 anni della vita dell’autrice, segnati dalla ricerca di Dio e della sua volontà. Altri documenti autobiografici si trovano nei Nachlassbände.

Curati da Hans Urs von Balthasar, i dodici volumi del «lascito» di Adrienne rendono conto più da vicino del lato carismatico della missione di Adrienne von Speyr. La «mistica soggettiva» è sempre al servizio dell’oggettività della Rivelazione, nel quadro mariano-ecclesiale della comunione dei santi.