«Nel 1948», racconta Hans Urs von Balthasar, «Adrienne von Speyr mi pregò di scrivere in cima ad ogni pagina di un quaderno vuoto un diverso titolo relativo alle verità della vita cristiana, di modo che lei, durante le mie frequenti assenze, se gliene veniva voglia potesse scrivere qualcosa in proposito». Avendo Balthasar acconsentito, per un paio d’anni Adrienne scrisse saltuariamente in quel quaderno le sue considerazioni sui temi proposti dal suo confessore, senza seguire un ordine preciso e lasciando in bianco alcune questioni, ma sempre mantenendosi entro i limiti della pagina a sua disposizione. Così è nato questo libro, quasi un unicum nella produzione dell’autrice in quanto non dettato come la maggior parte delle sue opere, bensì scritto di sua mano, di modo che il suo personalissimo stile si fa sentire in tutta la sua pregnanza. Gli argomenti proposti, spesso in forma di domanda, spaziano da «Vivere la povertà oggi» a «Come dovrebbero essere scritte le vite di santi?», da «La preghiera nell’Antica Alleanza» a «Leggere la Scrittura: come?»; e nelle risposte il lettore che conosca anche solo un po’ l’opera di Adrienne von Speyr ritroverà ad ogni passo la sua impostazione trinitaria, cristologica e mariana. E tuttavia anche in queste pagine Adrienne riesce a dire una parola originalissima.

Testo rielaborato dalla prefazione di Hans Urs von Balthasar