Questo commento alle lettere di Paolo ai Tessalonicesi, a Timoteo e a Tito non è destinato e non si presta a una lettura continua: è inteso esclusivamente come un aiuto per la preghiera contemplativa. Il libro offre all’orante degli spunti per adorare la parola di Dio più profondamente, per amarla con maggiore umiltà e vivere di essa con più decisione. La Sacra Scrittura è opera e parola dello Spirito Santo: è Lui il suo vero e proprio autore, e come tale pensa e parla negli autori umani e al di sopra di essi. Il senso decisivo della Scrittura è perciò un senso divino, eterno e infinito; è il pensiero stesso di Dio nella misura in cui Dio si degna di comunicarcelo. Nello stesso tempo la Scrittura è un rimando da parte dello Spirito Santo al Verbo di Dio che si è fatto carne, Gesù Cristo, alla preparazione in vista di lui nell’Antica Alleanza e alla sua diffusione nell’epoca apostolica; da nessuna parte incontriamo il Figlio, in quanto egli è il Verbo, la Parola, in maniera più diretta che nella Scrittura, dove lo Spirito prende del suo per introdurci in tutta la sua verità [cf. Gv 16,13-15]. Verità sullo stesso Dio uno e trino, verità sulla creazione e la vita dell’uomo, verità su ogni singolo, sulla relazione più personale e unica di ciascuno con Dio. Il senso ultimo della nostra esistenza lo troviamo non sprofondandoci in noi stessi, bensì nell’adorazione e accoglienza umile del Verbo del Padre, nel quale per grazia eterna siamo interpellati, siamo purificati e rialzati, siamo requisiti e inviati in missione. La vita cristiana è perciò una vita in dialogo con il Verbo – «prego, dunque sono» –, con la Parola che ci rivela grazia e verità come due lati indivisibili dell’unico Essere, e ci insegna come possiamo essere ciò che per grazia siamo e dobbiamo essere: figli amati del Padre, fratelli del Figlio e tempio dello Spirito Santo. Dio è Spirito, e anche noi siamo spiriti pieni di libertà e ragione. Perciò non basta una pietà meramente sacramentale; dobbiamo incontrare anche nel nostro spirito Dio che ci si rivela spiritualmente, tentare di comprendere la sua rivelazione nella fede per poi essere capaci di compiere la sua volontà di salvezza in maniera degna di un uomo. Questo tentativo di un incontro con il Verbo di Dio nel nostro spirito è la preghiera che ascolta la Parola, o preghiera contemplativa.

Dall’Introduzione