Il titolo del quinto volume dei «Saggi teologici» si rifà espressamente al «Principio e fondamento» degli Esercizi spirituali ignaziani (N. 23): «L’uomo è creato per lodare, riverire e servire Dio nostro Signore, e così salvare la propria anima». E se la prima sezione, «Lode, riverenza, servizio», sviluppa in particolare gli interrogativi fondamentali dell’uomo alla luce del fine per il quale è creato, tutti i trentuno saggi raccolti nel volume mostrano il profondo influsso di Ignazio di Loyola sul pensiero di von Balthasar.

La seconda sezione si accosta al mistero divino; la vita e l’operare di Dio vengono visti sempre a partire dalla prospettiva trinitaria. Per Ignazio come per von Balthasar lo specifico cristiano inizia «kata-logicamente», con la discesa di Dio «di lassù» (Esercizi, N. 237) fino a noi, con l’incarnazione e la croce.

Le due sezioni restano legate da un profondo nesso teologico: l’uomo che comprende sé stesso stando davanti a Dio è homo creatus, creatura, davanti a quello che il santo di Loyola chiama volentieri il suo «Creatore e Signore».