Questo commento a diciotto salmi scelti svela in ognuno dei testi biblici il Verbo di Dio che vi si cela.

«Tutto ciò che accade al di fuori del Signore, lo ignora o si oppone esplicitamente a lui, ha la caratteristica di essere vano e senza senso» (Sal 2). Tralasciando una superflua critica letteraria, ma non senza un’attenta critica testuale, questi Diciotto salmi offrono una traduzione viva del contenuto espresso dai testi biblici, e una solida interpretazione orientata all’applicazione alla vita quotidiana.

Il grido di gioia conclusivo «È bello cantare inni al nostro Dio! Alleluia!» (Salmo 147) riassume lo scopo dell’esistenza umana e delinea un’immagine tutta nuova dell’uomo: egli è stato creato «per fare cose belle», perché «è bello cantare» al Signore.