Il libro ha al suo centro un tema che torna sempre di nuovo nei racconti e nei drammi di Reinhold Schneider: il confronto tra il santo e il cristiano che amministra il potere secolare – che si tratti dell’imperatore, del re o del papa. Questo, che nello scrittore tedesco prende per lo più la forma di un destino tragico fino in fondo (la frattura tra mondo e Regno di Dio si può risolvere solo nella Croce di Cristo), è il problema che il membro di un Istituto Secolare ha il compito di affrontare: come coniugare la sua obbedienza verso Dio e verso la Chiesa con la sua responsabilità obbediente verso la sua professione nel mondo? Perciò von Balthasar ha voluto dedicare espressamente la seconda edizione, riveduta e accresciuta (la prima edizione era del 1953, col titolo *Reinhold Schneider. Sein Weg und sein Werk *[«R. Schneider. La sua via e la sua opera»]), proprio agli Istituti Secolari.

Val la pena di ascoltare le sue stesse parole (dal «Resoconto 1965», in La mia opera: «Reinhold Schneider, questa tragica arpa eolica – che verso la fine della sua vita si è rotta: e ne sono usciti, al posto dei suoni giusti, soltanto dei rumori confusi (Inverno a Vienna), che hanno attirato l’interesse dei decadenti oscurando l’elemento realmente profetico delle sue opere maggiori –, vive, contrapponendosi consapevolmente al suo tempo, dell’ethos antipsicologico del servizio e della rappresentazione di un ordine divino-regale. Si tratta certamente (lo ha mostrato Max Müller) di un ordine nel mezzo del nulla, di una struttura che si staglia sullo sfondo del caos, e così quest’isola di cristianesimo è stata continuamente minacciata dai frangenti buddhistico-schopenhaueriani. E nondimeno: quale potenza di visione, quando si è trattato di mettere faccia a faccia la missione cristiana del santo (col suo aspetto di rinuncia) e il compito secolare del principe – l’amministrazione del potere! Quale superiorità nell’impostare il problema, nel descrivere la dialettica lacerante tra i due regni che si distruggono tragicamente l’un l’altro, se paragoniamo i drammi storici e gli affreschi epici di Schneider, i lampi delle sue novelle, il suono ferreo dei suoi sonetti con le trite chiacchiere dei teologi sul “compito nel mondo” del cristiano moderno! Dove mai, in termini puramente formali, si è rappresentata con la stessa intensità quella massima tensione tra Vangelo e mondo, dove mai la rinuncia “eroica” del cristiano si è esigita in modo così pacato come l’unico presupposto della sua azione nel mondo? [...] Non si potevano ignorare né i moniti né le indicazioni di cammino per la forma interiore degli Istituti Secolari che l’opera di Schneider contiene. E quando più tardi mi sono dedicato di nuovo allo studio dei tragici greci, è cresciuta in me la certezza, condivisa da Schneider, che il dialogo tra il mondo antico e il cristianesimo non sia tanto quello portato avanti per secoli tra Platone e la teologia patristica e scolastica, quanto piuttosto quello tra i tragici e i santi cristiani sul senso dell’esistenza umana: a questo è dedicato il mio articolo Das Tragische und der Christliche Glaube [“Il tragico e la fede cristiana”]».

Hans Urs von Balthasar ha dedicato a Reinhold Schneider, oltre a questo libro, anche una serie di articoli e recensioni:

• Recensione a R. Schneider, Der große Verzicht [«Il gran rifiuto»], «Schweizer Rundschau» 51 (1951), pp. 505-508.
• Reinhold Schneider, «Renaissance. Gespräche und Mitteilungen», annata 1951/1952, fascicolo 2, pp. 1-7.
• Reinhold Schneider. Zu seinem 50. Geburtstag am 13. Mai. [Reinhold Schneider, Per il suo cinquantesimo compleanno – 13 maggio 1953], «Der christliche Sonntag» 10 maggio 1953, p. 149s.
• Reinhold Schneider, «Internationale Bodensee-Zeitschrift für Literatur, bildende Kunst, Musik und Wissenschaft» 3 (1953), fascicolo 2/3, pp. 17-22.
• Recensione a R. Schneider, Innozenz und Franziskus [«Innocenzo e Francesco»], «Schweizer Rundschau» 53 (1953), pp. 115-118.
• *Das Tragische und der christliche Glaube *[«Il tragico e la fede cristiana»], «Hochland» 57 (1965), pp. 457-510.
• Reinhold Schneider, in H.U. von Balthasar – M. Züfle, Der Christ auf der Bühne, Einsiedeln, Benziger, 1967, pp. 69-72; ripreso in Spiritus Creator, col titolo «Reinhold Schneider e il cristiano tragico».